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mercoledì 31 luglio 2013

Chi dorme bene in gravidanza, avrà certamente un bambino sano

L'importanza del fattore “sonno” sugli esseri umani, anche durante il delicato periodo della gestazione, è stata recentemente ribadita da uno studio condotto presso la Pittsburg Univerity, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Psychosomatic Medicine.

Secondo i ricercatori statunitensi, infatti, dormire in gravidanza fa bene alla salute del nascituro: lo aiuta a nascere di peso normale, oltre a favorire per la gestante una gravidanza serena e senza complicanze.
Viceversa, perdere il sonno, potrebbe mettere a rischio il futuro peso del bebè.

Il sonno in gravidanza, in questi termini, riveste notevole rilievo nei confronti di un sano sviluppo del feto, tanto è vero che, soprattutto all'inizio della gestazione, fatica e sonno si fanno sentire moltissimo nella donna incinta.

Sapientemente coordinati dalla psichiatra Michele Okun, gli esperti Usa hanno osservato e studiato un campione di 170 gestanti, alla 20/ima settimana di gravidanza, analizzando il loro sonno (quantitativamente e qualitativamente), nonché il funzionamento del loro sistema immunitario.

Al termine della sperimentazione, è emerso che le gestanti che avevano disturbi del sonno, presentavano anche uno stato infiammatorio alterato, tanto da farle considerare più a rischio complicanze, come il parto prematuro o -appunto- la nascita di un bambino sottopeso.


Dunque, mamme in dolce attesa, nel caso facciate fatica a prendere sonno, ovvero ritenete di dormire male, rivolgetevi senza indugio al vostro ginecologo di fiducia per avere i giusti consigli e, del caso, le opportune prescrizioni sanitarie o farmacologiche.

domenica 28 luglio 2013

SALUTE | SONNO: CON LA LUNA PIENA SI DORME MALE

Nulla a che fare con l'astrologia: è scientificamente provato, invece, che le fasi lunari possono influenzare gli ormoni che regolano il sonno, nonché la sua durata nella fase profonda.
Quelle volte che ci capita di far fatica a prendere sonno, di dormire male, oppure quando ci svegliamo ancora assonnati, e ci sentiamo poco riposati, prima di formulare qualsiasi ipotesi, apriamo la finestra e diamo un'occhiata al cielo: nel caso la Luna fosse piena, con ogni probabilità potremmo aver trovato il “colpevole” dei nostri fastidi.

E' quanto afferma uno studio pubblicato sul Current Biology, indicando i cicli lunari quali responsabili dell'influenza sull'attività cerebrale e sui livelli di ormoni nel sangue che, di fatto, contribuirebbero in larga parte a modificare la fisiologia del sonno.
La scoperta di questo legame, tra la Luna e la qualità del sonno, la si deve al team di ricercatori guidato da Christian Cajochen, della University of Basel.
Pare che gli scienziati abbiano notato che, alcune specie marine, mostravano ritmi endogeni con periodicità circalunare ma che -a dispetto di detti e credenze popolari- non vi era alcuna prova consistente a sostegno dello stesso tipo di connessione tra cicli lunari e fisiologia comportamentale umana.

Non convinti, i ricercatori del team, hanno voluto approfondire la questione analizzando il sonno di una trentina di persone, registrandone i pattern cerebrali, il movimento degli occhi (Rem) e le secrezioni ormonali, raccogliendo infine le impressioni dei soggetti sottoposti all'esperimento.
I risultati avrebbero dimostrato, inequivocabilmente, come in concomitanza della Luna piena, la qualità del sonno registrata, tenda a diminuire.
In particolare, le persone impiegavano più tempo a prendere sonno, dormendo mediamente meno che in altre fasi del ciclo lunare.
Non solo, anche i livelli di melatonina (l'ormone che regola il ritmo sonno-veglia) risultavano più bassi durante la Luna piena.

L'insieme dei risultati -hanno concluso i ricercatori- suggerisce che anche la specie umana non è immune agli effetti dei cicli lunari, pur non essendone pienamente consapevole.

Forse un retaggio, questo, di un lontanissimo passato in cui le attività e i comportamenti dell'uomo avrebbero potuto essere influenzati dai cicli lunari.